La finestra

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giovedì 2 settembre 2010

Il silenzio dei timidi.

È impossibile riuscire a far convergere i diversi modi di esprimere le proprie idee in un unico modo universale (fortunatamente)… magari però questa universalità potrebbe servire a rendere più edibile (non digeribile) all’altro concetti anche diametralmente opposti.

In un forum, poi, dove le altre forme di comunicazione sono precluse (uno sguardo, un sorriso, il tono stesso della voce ecc..), un diverso approccio alla “vita” espresso in 4, 5 o 127 righe determina la distanza tra 2 frequentatori.

Forse sarà per il lento ed incessante declino dei paradigmi ideologici...che tende a ridurre la pratica delle dispute “intellettuali” ad un talk-show, come ad esempio quelle trasmissioni in cui i politici si confrontano con “ex-tronisti” o “ex-veline” (inconsapevoli) spargendo il seme della "fuffa" irrorando nell'etere frutti insipidi raccolti e consumati da bambacioni apatici e zoppi.

Il risultato di tutto ciò è che si è persa la voglia di ascoltare, lo noto in ogni angolo, buio o accecante di luce divina, di questa società, si resta trincerati dietro il proprio sogno di verità e la si difende a suon di “non capisci” o di un imperante “ora basta”, salvo poi uscire allo scoperto per sovrastare l’altro con il proprio snobismo elitario o con l’arroganza intraprendente di chi ritiene superflui filtri dialettici.

Al timido accade questo, preferisce il silenzio, non riesce a contrapporre nulla alla rumorosità dei rissosi o allo snobismo degli elitari.

Per me discutere non è sbraitare, chiudere porte, offendere, mandare messaggi equivoci…tendere insomma ad annichilire o sputtanare l’altro, si può discutere con toni meno esasperati-esasperanti, predisporsi al confronto pacatamente.

Solitamente dietro il “rumore” delle parole c’è il bisogno di essere ascoltati, certo, il mondo è pieno di sordi e spesso sembra ovvio “alzare” la voce, ma in una comunicazione mozza come questa cerco di non trascendere ed evito di alzarla anche quando noto che la sordità è, volente o nolente, dichiarata (in effetti anche questo è un comportamento snob).

Insomma, mi hanno fatto credere che pinocchio era un ribelle solo perché voleva conoscere il mondo intorno a se, che la cicala non ha una vita lunga se non pensa ad elaborare un programma di lavoro associato al risparmio come la sua vicina formichina, che il lupo è un animale cattivo e l’uomo nero ti porta via…cos’altro potevo essere se non un timido silenzioso.

2 commenti:

  1. Eppure non ci crederai ma certi silenzi parlano più di tante parole.
    Sono capitata qui perchè è troppo, se si può definire troppo una presenza assenza che si protrae da inizio estate, troppo tempo che non ti leggo più sorridente.
    Ho apprezzato molto alcuni tuoi interventi, volti a dire le stesse cose che hai scritto qui, ma ho percepito anche una difficoltà nel proseguire, come se , dire di più, sarebbe stato come correre il rischio di essere morso da quel lipo o paragonato alla cicala o peggio a pinocchio (sperando che Gebe non se la prenda per il peggio, ma quel pupazzo che tanto ho amato da piccina ora mi è tanto antipatico).

    Mi stavo chiedendo come stai, se qualcosa non va...e poi ho letto qui e si...il tuo silenzio è molto più rumoroso dello sbraitare di molti di noi e si sente , si palpa e fa capire immediatamente che manca qualcosa.... insieme al tuo silenzio, quello di Gebedia, di Fenton, tutte persone che hanno quel non so che in più, forse perchè han sempre suscitato la mia attenzione e curiosità senza bisogno di urlare, anzi , spesso con lunghe pause silenziose.

    Un bacio Ali

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  2. L'intolleranza dei miti.

    Carolus, ti do molte ragioni, ma come spesso accade non so se mi da più fastidio la violenza verbale di un confronto acceso o l'intolleranza dell'uomo mite, che non si manifesta quando egli viene attaccato, ma da un silenzioso pulpito dal quale egli guarda con spocchiosa alterigia. Raramente egli interviene, dall'alto della sua saggezza, per sedare animi che trova troppo riscaldati. Come dovrebbe accadere in una comunità. Preferisce ritirarsi nel suo silenzio, e così facendo a parer mio acquisisce gli stessi diritti di chi non vota. Nulla.
    Scusa la franchezza, sempre con affetto e stima.

    Sonia

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